Il Tempio di Valadier, la chiesa nascosta in una grotta immersa nelle montagne delle Marche, l’ho visto tante volte sui social e ne sono rimasta sempre molto affascinata. Mi sono sempre detta: prima o poi ci devo andare. Finalmente, durante il mio viaggio On the Road in Centro Italia, il Tempio di Valadier è stata una delle tappe più belle di tutto il viaggio ed ha superato di gran lunga le mie aspettative. Scopriamo insieme nel dettaglio cosa vi aspetta per questa gita!
Il Tempio di Valadier: tutto quello che devi sapere
Come arrivare
Il modo più semplice e comodo per arrivare al Tempio di Valadier è in macchina. Infatti la chiesa si trova nel cuore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, sulla strada verso Genga. Lungo la strada si possono trovare diverse aree dove poter parcheggiare la macchina gratuitamente, ed una di queste si trova proprio di fronte alla biglietteria.
Il percorso
Dalla biglietteria inizia un breve percorso che porta direttamente al Tempio. La salita è piuttosto ripida ed è lunga circa 700 metri. E’ percorribile da tutti, ma fate attenzione a non andare nelle ore più calde. Il biglietto d’ingresso ha il costo di 6€, ma se siete in possesso anche del biglietto per le Grotte di Frasassi il costo ha un prezzo ridotto di 4€.
Un po’ di storia
Il nome del Tempio deriva dall’architetto Giuseppe Valadier, l’ideatore del Tempio commissionato da Papa Leone XII nel 1828. Il Tempio, di forma ottagonale, ospita la statua che rappresenta la Madonna col Bambino realizzata da Antonio Canova.
Informazioni utili e consigli
- Nei pressi della biglietteria ci sono delle fontanelle dove poter riempire la borraccia prima di intraprendere la salita
- Consiglio delle scarpe comode da ginnastica
- Evita la salita durante le ore più calde
- Porta la macchina fotografica per scattare foto spettacolari con le luci del tramonto
- Guarda il reel sulla pagina Instagram!
Ciao sono Francesca, viaggiatrice e con una grande passione per la pallacanestro. Il mio più fedele compagno di viaggio è il mio pallone a spicchi, sempre pronto a trovare nuovi campetti.
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